LA MUSICA PRIMA E DOPO IL LOCKDOWN: IL CASO HAYLEY WILLIAMS

Sappiamo quanto l’epidemia da Coronavirus abbia stravolto il mondo della musica nell’ultimo anno, con un duplice effetto. Da un lato, l’ambiente dello spettacolo live è completamente venuto meno, comportando la cancellazione di interi tour andati già sold-out e la perdita del lavoro di innumerevoli persone; d’altra parte, gli artisti già affermati hanno avuto modo di sperimentare con la propria creatività e di partorire dei prodotti intimi, da ascoltare da soli in camera: quelli che sui social network hanno già iniziato ad assumere la denominazione di “quarantine albums”.

È curioso il caso di un’artista statunitense che ha sperimentato entrambe le facce di questa medaglia. Hayley Williams, classe 1988, leader e membro fondatore del celeberrimo gruppo punk e pop-rock Paramore, aveva infatti già annunciato il tour a supporto del suo primo progetto solista un paio di mesi prima che l’intero pianeta finisse in lockdown.

“Petals for Armor” – questo è il nome dell’album della Williams – è un prodotto dalle mille sfaccettature. Il songwriting della cantante si pone in continuità con quello dell’ultimo album della sua band, “After Laughter”: i testi strazianti e introspettivi, i cui argomenti spaziano da relazioni tossiche a dissertazioni sull’odierna, distorta concezione della femminilità, sono accompagnati da produzioni musicali upbeat, eccentriche e sperimentali.

L’album si divide in 3 EP differenti, ognuno composto da 5 canzoni, che la Williams ha pubblicato separatamente, come i pezzi di un puzzle che si è completato a cavallo dello scoppio dell’epidemia da COVID-19. Brani come “Simmer” e “Dead Horse”, i singoli estratti rispettivamente dalle prime due parti di “Petals for Armor”, implorano di essere eseguiti live, ed è chiaro che l’intenzione della Williams fosse proprio questa.

Tuttavia, una volta iniziata l’infinita quarantena da cui ancora non sembriamo essere usciti, la cantautrice non si è data per vinta. Il 4 Febbraio del 2021, improvvisamente, dopo nemmeno 8 mesi dal suo ultimo album, Hayley ha annunciato sui suoi profili social che a mezzanotte sarebbe uscito il suo secondo progetto da solista: “FLOWERS for VASES / descansos”.

Questo album inaspettato rappresenta, a detta della cantante stessa, una deviazione da “Petals for Armor”: tutte le canzoni sono state infatti interamente composte, arrangiate e registrate esclusivamente dalla Williams, nel corso della quarantena.

“FLOWERS for VASES / descansos” è un’intima raccolta di ballad di genere folk e country-folk che si discostano parecchio dal sound art-pop e synth-pop di “Petals for Armor” pur mantenendone l’asprezza e l’introspezione del songwriting. Le produzioni sono minimalistiche: sono quasi solamente le onnipresenti chitarre acustiche e qualche accordo di piano ad accompagnare le struggenti parole della Williams, che alludono alla sensazione di solitudine e isolamento dovuta al periodo che stiamo vivendo. Non è un caso che la prima canzone inizi con la frase «First thing to go was the sound of his voice»: “la prima cosa a scomparire è stato il suono della sua voce…”

Di: Cosma Indicopleuste

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