GRUPPO SBANDIERATORI DI SAN GEMINI

Con l’arrivo della pandemia globale sono stati messi a rischio molti settori, tra cui quello dei gruppi folcloristici nazionali, perché non è stato più possibile effettuare alcun tipo di spettacolo o di allenamento. Uno di questi Gruppi è quello degli Sbandieratori di San Gemini, rinomati in tutto il mondo per le loro esibizioni. Noi della redazione di ITTagram gli vorremmo augurare una buona ripartenza, quando sarà possibile, raccontandovi la loro storia:

Il Gruppo Sbandieratori di San Gemini nasce nel 1974 a “Casventum”, cittadina di origine medioevale chiamata San Gemini, per rallegrare le festività del paese che fino a quel momento si limitavano all’esibizione della banda ed ai fuochi artificiali. In quegli anni, infatti, queste festività cambiarono, diventando una manifestazione, ambientata nel Medioevo, della durata di 15 giorni, che culminava con “La Giostra dell’Arme”, torneo cavalleresco di origine medioevale.

In funzione di questa festa, il Rione della Rocca, uno dei due rioni della città, propose nel 1974 il Gruppo Sbandieratori “Casventum”, che poi diventò il Gruppo Sbandieratori di San Gemini.

Negli anni il Gruppo ha preso parte a moltissimi eventi e trasferte, anche in territorio estero, diventando portavoce del folclore umbro in Italia e nel mondo. Un esempio possono essere gli spettacoli effettuati in ambito sportivo, come quello fatto per la vittoria del Verona nel Campionato maggiore di calcio nel 1986 o nel prestigioso incontro di baseball tra le formazioni del Milwaukee e dei New York Yankees, la partecipazione ai carnevali internazionali, come quello di Nizza in Francia o di Vienna in Austria, ed infine le moltissime esibizioni all’estero, come quella fatta a Washington nel 1997.

Origine dell’arte della bandiera

La nobile arte della bandiera trova la sua origine storica nel vessillifero, figura che doveva tenere alto lo stemma o la bandiera della propria città per guidare i combattenti ed incentivarli alla lotta.

La cittadina di “Casventum”, posta sulla Via Flaminia, la strada più importante che collegava la città di Roma con i paesi del Nord, era considerata un castello a difesa della città eterna, e quindi votato alla belligeranza. Per questo motivo l’arte della bandiera era molto sviluppata e, quando questa attività non serviva a scopi bellici, si trasformava in uno spettacolo da offrire agli ospiti per allietare le feste, i tornei, o per magnificare il valore di una casata.

I costumi e le bandiere

In un gruppo storico di origine medioevale è molto importante la scelta dei costumi, delle bandiere e di tutte le attrezzature per proporre al meglio un’esibizione e portare in una città, o in una piazza, un’atmosfera adatta al periodo che si vuole rappresentare.

Oltre ad essere una scelta molto importante per il gruppo è stato, ed è ancora, un compito molto difficile, perché negli archivi storici è possibile trovare informazioni sull’evolversi dei fatti e degli eventi, ma difficilmente vengono rappresentati i costumi, le bandiere e tutti gli strumenti che venivano utilizzati. In mancanza di fonti storiche, è questo il settore che ha dato maggiori difficoltà e che ha subito maggiori variazioni nel tempo. Infatti si è passati dai costumi poveri nella qualità e nel tessuto, ai costumi attuali che, arricchiti di decori, fregi ed emblemi, riescono a rappresentare al meglio l’epoca medioevale.

Per quanto riguarda le bandiere, vi è stata un’evoluzione nel tempo, al fine di migliorare l’aspetto esteriore, ma mantenendo comunque l’aspetto medioevale. Infatti il Gruppo Sbandieratori di San Gemini è uno dei pochi gruppi in Italia che non utilizza bandiere stampate, ma quelle create con tessuti cuciti con pazienza, professionalità e precisione, atte a mantenere l’aspetto originario del periodo storico che si va a rappresentare.

La scuola di bandiera

Fin dalla nascita del gruppo si è vista la necessità di creare una scuola di bandiera che potesse assicurare dei ricambi e al tempo stesso una continuità per il gruppo. Inizialmente questa attività era eseguita in modo saltuario, ma negli ultimi anni si è trasformata in una vera e propria scuola permanente, sia per gli sbandieratori che per i musici, permettendo la creazione di un gruppo autonomo da quello principale che prende il nome di “Piccoli Bandierai città di San Gemini”.

Dal 2000 a oggi questo nuovo gruppo ha lavorato con continuità, con il fine di diventare indipendente nello spettacolo, offrendo esibizioni di alto livello sia nei numeri proposti che nelle musiche suonate dagli strumentisti. Negli anni il piccolo gruppo ha partecipato a numerose uscite, come quella per la partecipazione al trofeo “Marzocchino” a Firenze, dove ha riscosso grande successo.

 

Potete seguire l’andamento del gruppo nel sito web sbandieratorisangemini.it e nei principali social network dedicati.


Di: Michele Pettinelli – 3AT

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