TUTTO SOTTO CONTROLLO?

Ciao, mi presento, sono DCA, il disturbo del comportamento alimentare. 

Esisto in diverse forme, le principali sono anoressia nervosa, bulimia, binge eating disorder. 

Nasco per caso, da un pensiero inconscio, da una paranoia della persona, da un’idea tipo “forse dovrei dimagrire” “forse dovrei mangiare di meno” o “forse dovrei togliere un po’ di carboidrati”. Insomma, mi insinuo nella testa delle persone… è vero, delle volte non succede niente, sono solo un fastidioso pensiero accompagnato da una vocina… altre volte, invece, porto alla morte, porto all’annullamento delle relazioni sociali, ti porto ad odiarti talmente tanto che non riuscirai più a guardarti allo specchio. 

Ciao mi chiamo DCA e sono sempre presente nella tua testa, mi sveglio con te, studio con te e dormo persino con te, non ti lascio sola/o, sono sempre qui a dirti quello che devi mangiare e non, quello che devi indossare e quanti minuti di corsa dovrai fare per bruciare quel pasticcino offerto dalla nonna. 

Nell’ultimo periodo sono diventato protagonista di film, documentari e addirittura di interviste; sono il mostro che ha ucciso fino ad ora 3.158 ragazzi e tutto ha avuto inizio solo con uno stupido pensiero o da un commento di cattivo gusto. 

Ciao, sono la scrittrice di questo articolo, ho 17 anni e ho questo mostro in testa che non mi lascia respirare, non mi lascia vivere la serenità di mangiare una pizza, un dolce, o qualsiasi cosa che non vada a bene a lui. Non starò qui a raccontarvi della mia storia, ma vi voglio dire cosa comporta rincorrere uno stereotipo di bellezza che non esiste. Parte tutto da un pensiero, che si trasforma piano piano in un incubo: inizi a saltare qualche pasto, ad eliminare qualche dolcetto, perché tanto non ne hai bisogno, giusto? I pensieri si fanno sempre più fitti, sempre più neri, ti senti appagata solo dal momento in cui sei riuscita/o ad arrivare a pranzo o a cena senza toccare una briciola, ma ti senti un fallimento perché, dopo tutti gli sforzi in palestra a bruciare calorie e tutte le privazioni alimentari, non riesci a vederti come vuoi tu. Scruti ancora quelle cosce troppo grandi e quella pancia troppo gonfia. In famiglia inizieranno a preoccuparsi, ma tu continuerai a dire “è tutto sotto controllo”. Quando in realtà il numero su quella bilancia continuerà a scendere, ti chiuderai in te stessa/o e tutta la tua vita girerà solo su due cose: cibo e attività fisica.  Sei sola/o, non vedi più la luce in fondo al tunnel, pensi che questa ormai è la fine, ed è lì che realizzerai di aver toccato il fondo, è lì che capirai di dover ricominciare a vivere, e dovrà partire da te. Tutto ciò sarà possibile in un solo modo, chiedendo aiuto

Ci saranno dei giorni in cui sarà difficile seguire quel piano alimentare o anche solo mangiare un piatto di pasta, ma ti ricorderai che sei tu contro quella vocina inutile, e sarai proprio tu a farla tacere. 

Non ti prometto che sarà facile e nemmeno che ne uscirai al 100%, forse solo all’80%, ma ti prometto che dal momento che varcherai quel confine fatto di sensi di colpa e odio verso te stessa/o, ritornerai a respirare, a condividere momenti felici con i tuoi amici o familiari, e finalmente tornerai ad avere tutto sotto controllo.

Di: Ilaria Trequattrini 4AC – A.S. 2023/2024

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