Mi trovo in un limbo sensoriale,
volto alla luce, alle lacrime di sale
Sento vortici di nubi, sfiorare la mente
come se il mondo
si stancasse
di quel che sente…
Cambiano i tasselli
di questo enorme vuoto
Si riordinano per poco, crollando
sotto il terremoto
Lastre di ghiaccio, bollenti, dimenticate
dalle anime stolte
del proprio cuore private
Avverto i rumori che il vento sta anticipando
Ammiro quel che ne resta, verso il mare
mi andrò consumando
I resti del sole, il miele fra le ossa
spingono i sogni ad una semplice fossa
Stanca e debole
la mia voce va respirando
Non odio la Natura, a lei
è affidato il Comando
Di: Maria Carboni 4AC – A.S. 2023/2024