Nella vita le opportunità che ci vengono offerte sono tante, ma alcune possono cambiare totalmente qualsiasi piano…una di queste è il progetto Erasmus, e chi lo ha vissuto sa di cosa stiamo parlando.
Ma, prima di tutto, che cos’è l’Erasmus?
L’Erasmus è un progetto dell’Unione Europea che permette a giovani studenti di intraprendere un periodo di studio o di lavoro all’estero mediante un numero limitato di borse di studio.
Ma per me ed altri ragazzi della nostra scuola è stato molto di più. Tra Settembre e Ottobre, infatti, abbiamo avuto la fortuna di essere selezionati per il progetto organizzato dalla scuola e dalla cooperativa Uniser, che prevedeva tre mete su cui far convergere gli studenti cioè: Vilnius (Lituania), Maribor (Slovenia) ed Atene (Grecia).
Io, insieme ad altri sei ragazzi della nostra scuola ed altri quattro esterni, sono andato ad Atene, dove, per tre settimane, ho vissuto e lavorato in un’azienda locale.
L’esperienza lavorativa è stata molto istruttiva e lavorando ho imparato molto. Il primo giorno siamo stati accompagnati sul posto da un tutor della Uniser, ma dal secondo giorno in poi abbiamo subito iniziato ad organizzare da soli il nostro tempo e i nostri spostamenti. Io ed un’altra ragazza lavoravamo in una farmacia a mezz’ora di autobus dall’abitazione e, organizzandoci, riuscivamo a raggiungere il posto di lavoro con facilità e a svolgere facilmente i compiti che ci venivano assegnati.
Nelle sei ore al giorno in cui lavoravamo, abbiamo imparato molto su come funziona il mondo lavorativo, ed anche sul nostro ambito di studi che è la chimica.
Ma l’Erasmus non è solo lavoro: un altro aspetto importante è la convivenza! Noi, a differenza di altri gruppi che dormivano in ostelli, eravamo divisi in quattro appartamenti, spesso però mangiavamo insieme anche perché la distanza era poca e, con i mezzi di trasporto, ci spostavamo facilmente. Io ed il mio coinquilino ci siamo organizzati benissimo per pranzi e cene, e la convivenza è stata molto piacevole, nonostante prima non ci conoscessimo assolutamente.
Il terzo importante aspetto dell’esperienza è il divertimento, le opportunità che ci sono state offerte sono molte: il pomeriggio, dopo il lavoro, eravamo liberi di girare la città come volevamo, bastava informare la tutor che, nel nostro caso, era una ragazza giovane che era là per controllarci, ma ci lasciava molto liberi e spesso si univa a noi.
Dato che era ancora caldo, siamo andati varie volte al mare, infatti avevamo trovato una spiaggia veramente bella e facile da raggiungere con i mezzi, poi abbiamo visitato i vari monumenti in città e un paio di volte abbiamo fatto gite fuori città, sull’isola di Egina e a Capo Sunio, e inoltre abbiamo anche visto una partita di Europa League dell’Olympiacos.
Per la sera, invece, abbiamo trovato vari locali e discoteche spesso anche gratuite dove, volendo, potevamo andare anche tutti i giorni, sempre sapendo che il giorno successivo dovevamo seguire gli orari lavorativi, quindi ci siamo autogestiti.
Quest’esperienza è stata sicuramente importante per la mia formazione e mi sento di consigliarla a tutti coloro che volessero divertirsi e maturare, sia lavorativamente che personalmente, diventando indipendente ed entrando a contatto con il mondo del lavoro anche fuori dal nostro paese.
Di: Lorenzo Schiavo – 5ACM