Nel cuore del SUPERNOVA

Interviste ai docenti referenti dei progetti vincitori del contest

L’11 gennaio si è svolta la quinta edizione del contest Supernova, un progetto nato per far sperimentare agli studenti cosa significhi avviare una startup, dalla creazione del progetto fino al confronto con il mondo delle imprese e del mercato economico.

Gli studenti dell’ITT si sono cimentati nelle loro imprese, che sono state giudicate e votate da una giuria composta dalla dirigente scolastica Cinzia Fabrizi e dai rappresentanti di enti pubblici, enti di formazione, associazioni di categoria e aziende del territorio. In particolare, sono stati premiati tre progetti, che verranno finanziati per la loro realizzazione.

Sul primo gradino del podio troviamo il progetto Ally, guidato dal docente Attilio Del Pico. Al secondo posto si classifica Bikenergy, seguito dal docente Marco Baccarelli. Il terzo posto va invece al progetto Greencoat, coordinato dal docente Elio Fattorusso, che consiste in un biofilm commestibile destinato a migliorare e prolungare la shelf-life di frutta e verdura.

La redazione ha intervistato i docenti referenti dei primi due progetti sul podio per entrare nel vivo della loro progettazione e ideazione.

Le parole del professor Del Pico:

“Il progetto Ally nasce dalla collaborazione tra gli indirizzi di elettronica, elettrotecnica e informatica dell’istituto. Alla base vi è un ragazzo con bisogni educativi speciali che ha contribuito in modo rilevante all’idea, affiancato da un programmatore e da un multimedia manager, che ha curato i social media di Ally.

Un gruppo di ragazze del corso di informatica ha realizzato il manuale di istruzioni sugli usi e i rischi del dispositivo, mentre gli elettrotecnici assembleranno i cavi e creeranno i software per il touchscreen, il microcontrollore e il computer. Gli elettronici, invece, realizzeranno una scheda madre con un alimentatore che potrà ricevere energia dai pannelli solari o da una porta USB passante, utilizzabile anche per il trasferimento di dati.

Un altro studente ha realizzato il prototipo con stampa 3D, impiegando 55 ore di lavoro. Ally è stato concepito per aiutare gli informatici che trascorrono molte ore davanti al computer in ufficio. Il progetto tutela il rispetto della normativa 81/08 sulla sicurezza dei lavoratori, che prevede una pausa di 15 minuti ogni due ore per preservare la vista. Ally consiste in un diasplay integrato in una scocca, la cui grafica è stata scelta dagli studenti e rappresenta una clessidra che si svuota. Attraverso dei pulsanti, il dispositivo regola le pause di lavoro del dipendente, controlla la temperatura, il livello di CO2 e l’illuminazione dell’ambiente, grazie all’utilizzo di software e sensori, inducendo comportamenti corretti e sicuri. Quando il dipendente effettua la sua pausa, questa viene registrata da Ally e salvata in un database accessibile al datore di lavoro, che può così monitorare il rispetto delle norme sulla sicurezza e disporre di documenti ufficiali che certificano le pause dei dipendenti.

Il nostro obiettivo è favorire un dialogo tra il dipendente, che non si sentirà sfruttato, e il datore di lavoro, che avrà la garanzia del rispetto delle normative. Ally ha già un sito internet, e il progetto è strutturato in maniera molto articolata.L’idea è nata da me con l’intento di sensibilizzare i ragazzi su questa problematica lavorativa che spesso ignorano”.

Le parole del professor Baccarelli:

“Il nostro progetto, Bike Energy, si articola in due fasi. La prima prevede la realizzazione di un prototipo di bicicletta capace di generare energia dalla pedalata, con l’obiettivo di creare una sorta di power bank domestico, in grado di produrre una quantità limitata di energia sufficiente a ricaricare piccoli dispositivi, come un telefono cellulare: biciclette che trasformano l’energia meccanica in energia elettrica, utilizzando un generatore collegato alla ruota della bici. 

Nella seconda fase abbiamo sviluppato la nostra startup, esplorando diversi utilizzi di Bike Energy. Il progetto ha un’importante valenza didattica, mirata a sensibilizzare le persone sull’uso consapevole dell’energia. Attualmente, gli investimenti tecnologici sono numerosi, ma altrettanto elevato è lo spreco di energia. Se riuscissimo a utilizzarla con maggiore parsimonia, potremmo coprire una parte significativa del nostro fabbisogno energetico. I tecnici lavorano per migliorare le tecnologie e ridurre gli sprechi, ma credo sia altrettanto fondamentale agire a livello psicologico ed educativo. Bike Energy è dunque una tecnologia, ma anche una strategia.

L’idea iniziale è stata mia, ma il contributo degli studenti è stato fondamentale per il suo sviluppo. Bici di questo tipo esistono già in alcuni contesti: possono essere utilizzate a Natale per illuminare alberi, collocate in biblioteche o parchi per ricaricare cellulari e impiegate in concerti per fornire energia agli eventi. Il nostro obiettivo non è migliorare la tecnologia esistente, ma sensibilizzare le persone e far comprendere, in modo divertente, quanta fatica sia necessaria per produrre energia. Abbiamo pensato di utilizzare le Bike Energy per le tradizionali feste umbre, creando giochi interattivi.

Per San Valentino, ad esempio, abbiamo ideato il “Pedalove”, un gioco per coppie: due biciclette collegate illuminano un grande cuore se i partecipanti pedalano alla stessa velocità. Oltre al prototipo, abbiamo sviluppato il logo, il modello di business e diverse proposte per gli enti pubblici territoriali. Il progetto ha un grande potenziale di sviluppo futuro”.

Il messaggio che comunicano questi progetti:

Professor Del Pico: ”Quello che più mi interessa sono i miei studenti, che sono il fulcro di questo progetto, pensato per essere inclusivo per tutti loro. Io non ho fatto nulla, hanno pensato a tutto loro, realizzando un progetto al 100% completo, una vera e propria startup. Il messaggio di Supernova è che non siamo solo tecnici che hanno creato qualcosa, ma abbiamo curato anche la comunicazione social, la documentazione, la collaborazione tra dipartimenti e l’organizzazione di un vero business. Tutto questo grazie agli studenti, nonostante le differenze e le difficoltà”.

Professor Baccarelli: “Supernova dimostra come progetti innovativi e creativi possano realmente dar vita a una startup o un’impresa. Alle aziende abbiamo mostrato come sfruttare la nostra idea, ed è proprio questo che hanno apprezzato. Il nostro progetto, pur avendo un’applicazione domestica, ha principalmente uno scopo didattico e pedagogico, volto a sensibilizzare le persone. Vogliamo migliorare il rapporto con la natura, incentivare comportamenti eco-friendly e rendere consapevoli studenti e cittadini del valore dell’energia e della sua produzione, attraverso un’esperienza coinvolgente e divertente”.

Quali sono i prossimi passi?

Professor Del Pico: “Stiamo lavorando per migliorare il nostro prodotto, risolvendo problemi come i lunghi tempi di produzione. Al prossimo Supernova presenteremo quattro versioni di Ally: una più evoluta, una meno evoluta, una più grande e una più piccola”.

Professor Baccarelli: “Grazie ai finanziamenti, svilupperemo nuovi prototipi migliorativi. Ho già realizzato due nuovi modelli e abbiamo a disposizione numerose biciclette da spinning. Abbiamo inoltre avviato diverse collaborazioni che sfrutteremo per lo sviluppo del progetto”.

Aurora Bartolini, Sara Casadidio – 4BCM

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